Documentario prodotto dal Canale inglese Channel 4

Il documentario inizia durante lo scoppio della prima guerra mondiale quando il sentimento anti-tedesco regnava potente nel Regno Unito.

George V, sovrano del Regno Unito, reagì di conseguenza, cambiando il nome della casata Reale,(Luglio 2017), che allora era Saxe-Coburg-Gothas, in Windsor, in onore del castello dove risiedeva, e lottando per fornire asilo al suo amato cugino Zar Nicola II di Russia e alla sua famiglia, anche  se il destino dei Romanov era già scritto. Olga Romanov, nipote dello Zar, ora vive nel Kent ed è stata una delle testimonianze più interessanti del documentario.

Alla morte di Giorgio V, nel 1936, gli succedette Edward Principe di Galles, salito al trono con il nome di Edwart VIII, il quale era un ragazzo di bell’aspetto e molto amato per la sua vicinanza al popolo e modernità.

Ma lui non era entusiasta di diventare sovrano, perché non amava affatto quel ruolo, infatti quando conobbe e si innamorò dell’americana pluridivorziata Wallis Simpson, per poterla sposare, decise di abdicare al trono in favore del proprio fratello minore, Albert detto Bertie, che salì al trono con il nome di Giorgio VI.

Bertie, nonostante la sua balbuzie e la sua salute molto precaria, riuscì a conquistare la stima e l’affetto dei suoi sudditi, e restò saldamente alla guida del suo paese durante la seconda guerra mondiale, contribuendo con i suoi discorsi radiofonici in maniera determinante a tenere alto il morale sia del popolo che dell’esercito. I suoi discorsi diventarono molto celebri, tanto da essere ricostruiti in un film premiato agli Oscar “Il discorso del re”.

Giorgio VI, morì nel1952 all’età di 56 anni, verosimilmente a causa di un infarto, dopo una estenuante lotta contro un tumore polmonare maligno.

La leggittima erede al trono, era la figlia Elisabetta, la quale era sposata dal 1947 con il principe Filippo Mountbatten Principe di Grecia e nipote del re di Grecia.

Elisabetta si trovava in Kenya quando il padre morì. Dopo il suo rientro in Inghilterra, venne incoronata con il nome di Elisabetta II.

Nel documentario viene mostrato il suo matrimonio e la sua incoronazione. Tutte le immagini sono state restaurate in occasione di questo documentario, a testimonianza di un Regno dalla fibra indistruttibile, nonostante il susseguirsi dei secoli e delle avversità.

L’ascesa al trono della regina Elisabetta e del principe Filippo è stata l’unione che più ha portato a radicali cambiamenti all’interno della monarchia inglese, soprattutto per quel che riguarda la scelta di affidare le immagini private della famiglia Reale alla tv, creando così un rapporto più stretto e più moderno con il popolo.

Filippo è sempre stato un uomo scorbutico, amante della vita militare e fin troppo rigido e severo, e ha provato a plasmare l’erede al trono Carlo, ma il figlio era profondamente diverso dal padre, con il suo spirito moderno e spensierato pensava solo a divertirsi e frequentare feste senza alcuna intenzione di trovare moglie. Tuttavia era innamorato di una donna, Camilla, già promessa sposa a un altro uomo, ma furono costretti a non frequentarsi più per evitare gli stessi scandali commessi dal suo prozio.

Trovò in Diana Spencer la moglie ideale, non sapendo che non sarebbe rimasta nell’ombra, ma che negli anni a seguire avrebbe rubato la scena a tutta la famiglia Reale, la quale, naturalmente, non approvava. La Regina, stanca della popolarità della “Principessa del Popolo” e dei continui pettegolezzi e interviste, impose il divorzio e diseredazione di Diana, che morì il 31 agosto 1997 in seguito ad un incidente stradale.

Grazie a nuove prove e archivi disponibili, questo documentario esplora le vicissitudini familiari della dinastia dei Windsor, con nuove informazioni su come sia sopravvissuta a quattro generazioni di crisi, rivelando una immagine della famiglia Reale molto più umana di quanto non sembri. La loro apparente freddezza e il loro misurato autocontrollo, attraverso i secoli e gli scandali, si sono sgretolati tutti come uno specchio di cristallo, facendo trapelare una quotidianità ed una normalità che stupisce, ma nello stesso tempo, incuriosisce.

Mi ha conquistato subito.  Il punto a favore dell’intera serie è l’accesso agli archivi reali e alle lettere segrete e alle interviste mai visti prima in TV, le appassionate lettere del Re Edoardo VIII alla sua amante Wallis Simpson o le lettere del Principe Filippo a suo figlio, sono state aperte in occasione del documentario svelando retroscena inaspettati.

Consigliata a chi ama il genere storico drama e i documentari verità.

E naturalmente a chi ha visto The crown…

Francesco Franciosa

The Royal House of Windsor – Recensione documentario
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