Una donna, dopo un un’incidente d’auto, viene colpita da amnesia e diventa elemento chiave di un indagine per la scomparsa di una persona. Ritrovare la memoria per salvare se stessa e per risolvere il caso, sarà l’obiettivo della donna.

Dopo il grande successo ottenuto in Belgio, Netflix si è accaparrata questa nuova serie di spicco ricca di misteri, crime, horror e giochi psicologici, una grande serie con elementi da thriller psicologico condita con scene inquietanti classiche dei migliori film horror, in una storia che vive di continui flashback in stile Memento di Nolan.

E’ proprio il ritmo cadenzato e il groviglio di ricordi della protagonista a mantenere costante la nostra attenzione, merito soprattutto di una buona sceneggiatura con tanti colpi di scena, tutti inaspettati che fanno di questa serie un vero gioiello, perfetta per essere vista tutta d’un fiato.

Alcuni di questi colpi di scena non posso svelarli ma ruotano tutti intorno alla splendida Veerle Baetens, attrice splendida, premiata come migliore attrice al Tribeca Film Festival nel 2012 per “Alabama Monroe”, e al labirinto che ha nella sua testa, dove tutto viene creato,  distrutto e poi ricostruito ancora, creando un po’ di confusione nello spettatore durante i primi episodi, ma che alla fine si risolverà con una sua logica ed avremo una chiara visione della serie ideata da Malin-Sarah Gozin.

Ottimi anche gli altri interpreti, a partire dal marito Benoit, schivo, misterioso, in palese difficoltà con la moglie, a tratti antipatico, alla fine decisamente umano, mentre ho trovato meno bravo l’ispettore Wolkers, personaggio che andava caratterizzato a mio avviso meglio visto l’importanza del ruolo.

Menzione particolare poi per la figlia, la bravissima Romy capace di trasmettere al pubblico momenti di dolcezza e momenti terrificanti alternandoli con la classe di una attrice navigata.

Anche le musiche originali ed inedite di Lachlan Anderson lasciano il segno su questa Tabula Rasa partita in sordina nel suo paese, e che sta conquistando pian pianino tutta l’Europa…a mio avviso imperdibile.

VOTO 8

Paolo Condurro

Tabula Rasa alla mercé di una mente instabile