Ammetto di essere un divoratore di stand up, ammetto che Netflix in questi anni ha saziato la mia fame in questo senso, ma con l’ultimo arrivo sulla piattaforma della grande N Rossa, beh, mi hanno confezionato il dolce dessert che arricchisce il lauto pranzo.

Dopo 10 anni lontano dai palchi, almeno quelli dove solitamente veste i panni del comico e non del presentatore (googlare “Chris Rock Oscar” per capire), il leggendario Chris Rock torna a calcare il palcoscenico nella sua veste “abituale”; per farlo sceglie di tornare nella sua New York, non certo zona Manhattan, ma nella sua vecchia casa, la sua amata Brooklyn.

Nato in Carolina del Sud, i suoi genitori hanno scelto il sobborgo della Grande Mela quando lui era ancora un bambino, per potergli garantire la vita che loro stessi non avevano avuto; il trapianto non è stato dei più facili ed ha segnato la sua vita, la sua Anima, fino a renderlo ciò che è ora.

Mai, come in questo Show, Chris si racconta mettendosi a nudo davanti ad una platea; l’infanzia l’ha raccontata in prosa con la serie tv a nome suo, ma mai, mai come oggi il nostro Uomo si è denudato davanti al mondo intero; sì perché uno Show Speciale Netflix fa breccia pure nelle porte delle campagne italiane grazie alla rete.

Se per scaldare la folla comincia dal più classico repertorio afroamericano, neri Vs sistema, black guy Vs cops (e lo fa in maniera egregia, da persona matura, non negando il suo passato, anzi, ma evolvendo il suo pensiero a pari passo con la sua persona, forse addirittura personalità) il fulcro dello spettacolo riguarda la sua esperienza di uomo, anzi meglio, di marito e padre.

Certo, staffilate di satira politica ne tira, oh se ne tira, l’era Trump è una Golden Era per i comici, e non si schifa di approfittarsene come tanti suoi colleghi, ma senza andare sul personale.

Si “accontenta” di trattare un tema spinoso, quanto mai contemporaneo: il problema delle armi private, la legge sul controllo delle armi, l’enorme diffusione tra la popolazione Americana con tutti i conseguenti casi di cronaca nera.

A differenza dei suoi colleghi, in questo momento della sua vita, ha troppo da raccontare per incaponirsi nella troppo facile arte dello “sparare sulla Croce Rossa” (intesa come battaglia da palco contro l’Impero USA ed il suo Comandante)

Dieci anni lontano dai palchi non sono motivati solo da Hollywood, dal suo essere attore e produttore ormai consolidato, ma dalla chiamata biologica dell’essere padre, modello e presente nel crescere le figlie a dovere; ma pure da problemi personali, famigliari, che per una persona vera come Rock, pesano come macigni; rivoltano l’esistenza come lui stesso ci racconterà.

Una vita da star può portarti sulla brutta strada, ma se sai da dove vieni sai anche dove vai, e non ti costa nemmeno troppo ammettere i tuoi errori grazie al fatto stesso che sai riconoscerli, prenderne atto, guardare avanti e farne tesoro.

Quel tesoro che qualche cicatrice gli ha indubbiamente lasciato, il nostro Eroe ce lo rivela a modo suo, con quel suo sorriso alla Joker che pure a 50 anni suonati lo rende affascinante al pubblico.

Un divorzio costosissimo, a livello pecuniario ma oltre modo a livello umano, lo ha fortificato.

Una nuova battaglia da affrontare, la custodia delle figlie, lo ha fatto tornare con i piedi sulla terra; lui ormai nel Paradiso delle Star, ritorna tra noi esseri umani grazie al dono dei Doni: l’essere genitore.

Non ha peli sulla lingua nello spiegare come “tenere unita la coppia” usando una metafora geniale che risuona fino a dare il titolo allo Show.

Alcuni passaggi servono solo come condimento al dolce confezionato per gli spettatori.

Il cacao amaro spolverato in superficie: il mettere in guardia le proprie figlie afroamericane dal “bianco” americano tipo, quello un po’ gretto e bigotto, che resta ancora a difendere insensate differenze razziali nell’America delle Libertà del nuovo millennio.

Liquore al caffè: costituito dall’orientamento nelle high school con conseguente visione sul futuro per le proprie figlie ed i ragazzi Americani in generale, senza distinzioni tra classe sociale e quoziente intellettivo, con una speciale interpretazione del bullismo e dei suoi vantaggi.

Scaglie di cioccolato: l’essere tornato single a 53 anni non è come esserlo a 20, con un evoluzione quasi spaventosa dei rapporti amorosi, e perchè no, sessuali.

Insomma un Chris Rock sontuoso, capace di analizzarsi a livello introspettivo, maturo ma fresco; pronto a farci vivere un’ora parlando della sua visione e vita, portandoci ad altrettante riflessioni personali.

Quando un comico mi porta a riflettere, con battute stilose da risata dirompente, dandomi l’alibi perfetto per la lacrima fuoriuscita dagli occhi (pur magari essendo scaturita da un magone fatto di timore ansiogeno) allora non posso che alzarmi in piedi dal divano e tributargli un’applauso sentito.

Alan Pagno Gardini

Chris Rock – Tamborine – Recensione standup comedy
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